ndagando nelle contorte menti dei sacerdoti di queste divinità aberranti si può dedurre come
Vestral e Raggok decisero di non intervenire direttamente nella questione ma non vollero
privarsi dell’occasione di vedere la Bestia ancora all’opera: essi la trovavano interessante
e godevano nel vedere in difficoltà i loro fratelli contro di essa. Sfruttando il comune odio
atavico verso Locost sia da parte di Fafnihr sia da parte dei Draghi in ricordo della loro
origine ancestrale, le due divinità riuscirono e mettere in contatto la Bestia con le Creature
Draconiche suggerendo loro un’unione volta a contrastare il prossimo ritorno del Dio Vampiro
previsto secondo una profezia per il 404 d.s. Il suggerimento fu accettato e grandi furono i
disastri che seguirono a tale patto.
orreva l’anno 403 dopo lo Sbarco e si andavano preparando due stormi che avrebbero segnato i
ricordi di tutti i popoli delle terre emerse: nel mese di agosto in contemporanea partì
l’attacco alle due più importanti città Capitali del nuovo continente. I cieli di Iolia e di
Arween, la capitale degli Elfi, si oscurarono cancellati ognuno dalla mole di sei enormi
Draghi che le sovrastava: l’attacco era stato preparato con cura. Il centro dell’attività
umana fu attaccato dai draghi detti del ghiaccio, di deserto, di palude, dei boschi, di fuoco
e di mare; contemporaneamente Arween era assaltata dai draghi detti del ferro, del rame, del
bronzo , dell’argento, dell’adamantio e del Mythryll. L’impatto fu devastante ma le città
ressero strette da un assedio innaturale, continuo, senza tregua e del tutto immune alle
comuni difese delle possenti mura. Gli eserciti già pronti alla guerra furono richiamati
verso le capitali pronti a colpire, l’esercito nanico dimostrò la sua mantenuta alleanza
muovendosi con quello umano, ma alla volta di Iolia fu costretto a ripiegare verso la propria
fortezza. Plated Axe, quella che i nani considerano la loro capitale, assolutamente
inattaccabile via terra, praticamente impossibile da attaccare dall’alto, era stata violata
proprio nel suo cuore: essa era ed è tuttora costruita su più livelli: la sua forma è quella
di una piramide, interamente scavata all’interno della roccia viva per sei livelli successivi,
arriva a contare oltre cinquantamila abitanti su di una superficie che all’esterno sembra
poterne contenere appena un migliaio. I Draghi di roccia, ametista, diamante, smeraldo, rubino
e ambra di cui nelle storie umane mai si era anche solo sentito parlare, giunsero dal basso
scavando gallerie enormi ed attaccando la città dove più era sguarnita.
olo tre Draghi decisero di non allearsi ad i loro fratelli per motivi propri ed ognuno di
essi si spostò a dare manforte ad una delle città attaccate: essi erano il drago del Sole
(che si spostò verso Arween), della Luna (alla difesa di Plated Axe) e d’Oro (legato agli
umani, si mosse per Iolia). L’intervento dei tre riuscì a rallentare molto l’incredibile
Guerra che vedeva morire ogni giorno centinaia di persone mentre i draghi feriti anche
gravemente erano protetti dai loro alleati e curati, presto pronti a tornare all’assalto.
Le guerre con i draghi si protrarranno diversi mesi: fu questa l’occasione della nascita
di eroi e leggende eccezionali su grandi maghi e combattenti che diedero la vita per difendere
quelle dei propri simili o per trovare la Gloria eterna.
n giusto tributo deve essere dato a chi morì con onore o si distinse in questi scontri
violentissimi: ricordiamo qui solo chi combatté per difendere la Capitale umana di Iolia
perché queste storie sono vicine a chi le narra. Il Cavaliere e Duca Van Der Verden cadde
durante il primo assalto respingendo sulle mura a spada tratta il drago del deserto che
avanzava; un nano, l’ascia mercenaria Nuzrlu, detto “Sabatino”, trovò la morte dopo aver
staccato di netto la testa al medesimo drago per vendicare l’amico scomparso, l’elfo arciere
Lucrezius (mai l’espressione matto come un cavallo si può dire più calzante nei suoi riguardi,
persona dalla divertente conversazione), entrato in guerra per questioni personali si fermò
su una delle torri più esposte rimanendo lì a colpire fino a che dopo qualche giorno non fu
trascinato via. Lo stregone Baldr che riunì sotto di sé gruppi di incantatori e portò un
attacco alle spalle dei draghi dopo essersi teletrasportato fuori della città. Si tratta solo
di alcuni esempi, quelli per i quali è possibile dire che si sia conservata la realtà e che
questa possa ancora essere distinta dal mito: forse in questo senso si può dire che essi sono
certamente tra gli eroi più famosi ma certo sono lontani dall’essere quelli protagonisti delle
storie più colorite e più avvincenti.
mesi di guerra che passarono lentamente portarono un’unica certezza: la morte si stendeva
sopra tutto e tutti, implacabile. A questa situazione Raggok decise di aggiungere la sua firma
personale: Fafnihr raggiunse il nuovo continente con l’intervento divino e per alcuni giorni,
nel febbraio del 404 d.s. tutto sembrò esser giunto alla fine e la speranza svanì dalle
coscienze di tutti. Thystonius, Chorollis, Floranus, Garlen e la dea Mynbruje (loro sorella,
divinità della Giustizia) intervennero e le divinità tornarono ancora a calpestare la terra
dei mortali: le armate di Celestiali scesero sulla terra lasciando libero spazio ai Diavoli
di fare altrettanto. Il periodo dei Disordini giunse al suo apice.
aia, e Lioth ma soprattutto Flean e Rigel che avevano dato vita alle nuove divinità, avevano
già visto le distruzioni provocate dalla precedente “Guerra per la Vita” e riunirono tutte le
divinità portandole ad una rinuncia a intervenire in qualsiasi modo, sia che fosse a favore
sia che fosse di qualsiasi altro tipo nei confronti dei senzienti mortali. Essi non avrebbero
consentito una nuova tragedia come quella avvenuta appena più di mezzo millennio prima: le
divinità della cosiddetta quarta generazione dovettero sottostare alle richieste, ancora
troppo deboli per anche provare a ribellarsi alla potenza delle divinità elementali,
immediatamente i Celestiali (tutti tranne un gruppo ristretto di supporto nelle zone più
critiche) eseguirono gli ordini ed in pochi giorni i Diavoli furono forzati a riprendere
la guerra. I senzienti del Primo Piano Materiale avrebbero dovuto provvedere a loro stessi
senza subire interferenze: ciononostante i sopravvissuti ai primi mesi di guerra erano
coscienti dell’impossibilità di una vittoria, così si presentò loro una sola strada da
percorrere: i peggiori nemici di sempre si riunirono in una località segreta stipulando una
tacita alleanza, Ahaspring, Julian Baldr, il monaco combattente Chen, il Primo Templare di
Thystonius Cagliostro Agliè IbnAbulafia, Santos, il “Lord Wu” (chi scrive prende il nome in
suo omaggio), i due Diavoli Iol e Graham (tra i pochissimi rimasti sul piano materiale)
misero da parte i propri odi e partirono verso la Fortezza dove lo scettro di Luce era
custodito.
osa sia successo in quel frangente è oscuro a tutti se non ai protagonisti stessi della
vicenda: non siamo neanche in grado di affermare con certezza quanti abbiano effettivamente
fatto ritorno dal luogo magico dove il corpo del Dio Vampiro era custodito, la Custode della
Biblioteca di Iolia non intende parlare di questo argomento per nessuna ragione e non mi è
sembrato il caso di insistere. Non c’è bisogno comunque di testimonianze particolari per
ricostruire la battaglia che chiuse il periodo dei “Disordini”: la bestia, Fafnhir abbandonò
qualsiasi altro progetto e si lanciò verso Locost che, circondato da pochi fedelissimi
diavoli antichi, lo attendeva alla volta della Sierra Lucente. La descrizione del
combattimento che seguì viene da me lasciata ai bardi che in versi in mille modi hanno
tentato di descrivere quei lunghissimi giorni: il mio compito è quello di narrare la storia
di chi vinse.
Draghi che avevano appena guadagnato il loro potente alleato parvero momentaneamente
disorientati e seguirono Fafnihr togliendo l’assedio per la prima volta dopo mesi alle
Capitali dei mortali terrestri. La reazione fu immediata: senza bisogno di assemblee o
accordi preventivi, per la prima volta nella Storia un enorme, immenso esercito riunì al
suo interno il popolo degli elfi, dei nani e degli umani; anche gli gnomi e i mezz’uomini
marciarono al fianco delle possenti e fiere razze: l’enorme coalizione si spinse fino alla
base della Sierra Lucente come un unico corpo volto a sconfiggere in maniera definitiva i
propri nemici.
ocost sconfisse la Bestia durante la notte del quinto giorno di combattimento, il campo di
battaglia era costituito ormai dai cadaveri di chi era caduto, sette draghi cedettero e
morirono in quella occasione mentre i morti tra i senzienti non si contarono più. Dopo cinque
giorni di battaglia tutto parve fermarsi, i draghi e gli eserciti interi smisero di
combattere, il Regno dei Cieli vide il Dio Vampiro avanzare e tremò al ricordo della
Guerra Divina. Egli si portò al limitare della zona dove la battaglia si era appena
interrotta e pronunciò un’unica frase enigmatica; purtroppo nello scorrere degli ultimi
duecento anni i ricordi hanno distorto le parole esatte ma esse furono pronunciate nel
linguaggio umano e possono essere ricondotte ad una di queste due versioni non modificate
dalle rime e riportate sui testi o dalle parole di quanti ancora vivi hanno assistito:
Io sono colui che ha ucciso la morte stessa. Di fronte a me c'è solo l'Eterno
Di fronte a me c’è il Nulla, poiché l’Eterno è in Me e solo in Me
Cap. VI: Gli ultimi tre secoli: dalla Ricostruzione ad oggi
qualunque versione vogliate credere delle parole pronunciate dal Dio Vampiro, in ogni caso
esse risultarono come una minaccia, la guerra finì improvvisamente così come era cominciata,
quasi senza un perché lasciando sul campo otto Creature senza tempo e una quantità di creature
mortali tale da risultare un dolore nel solo ricordo. Venne il periodo della ricostruzione e
prese quasi un secolo, il Dio Upandal contribuì in questo senso in maniera determinante
accelerando i tempi: le città tornarono a risplendere delle loro rispettive bellezze nel
tempo considerevolmente breve di ottanta anni circa.
a storia recente è nota ed è disponibile a chi interessi nelle rare biblioteche cittadine,
la forma di Governo come è noto è cambiata in un impero proprio a partire dall’ex Governatore
Labell Da Thai Crysthall; circa trenta anni fa il suo ultimo discendente, ancora molto
giovane, decise che la città di Iolia era soggetta a troppe pressioni (probabilmente
pensando al vecchio consiglio dei Duchi ed alle corporazioni mercantili che sempre avevano
fatto sentire il loro peso in ambito decisionale sul Governo) e pensò di spostare la sede
del Governo all’estremo est dell’isola continente in modo da avere mano più libera: egli
ordinò quindi la costruzione di un insediamento del tutto nuovo in quello che un tempo era
solo il piccolo paese di Fengard, affidando questo compito ai Cavalieri Mistici. Dall’altro
lato del continente all’estremo ovest la provincia che un tempo aveva in Thivel la sua
capitale, vide una costante evoluzione negli ultimi due secoli presto il suo nome mutò e
divenne nota alle genti della Federazione come Necromunda: un chiaro monito a chiunque
considerasse la possibilità di passare da quelle parti. I sacerdoti di Locost trovavano
in essa un buon rifugio e continuarono così a favorire l’arrivo di gruppi di guerrieri
più o meno organizzati, caratterizzati dalla stessa devozione verso la morte, la distruzione
o l’inganno. Evidentemente la cosa deve aver preso loro la mano oppure ci sono piani di cui
chi scrive è all’oscuro, ma certo è che i sacerdoti della religione monoteista che tanto ha
caratterizzato la storia che ho appena narrata, sono oggi quasi del tutto scomparsi lasciando la gestione della città ad altre forze da ormai un secolo.
Più di recente l'impero sembrò avviarsi verso una fase di decadenza e il governatore rinunciò all'idea di spostare la capitale, così Fengard si trovò isolata come la sua controparte Necromunda, diverse voci dicono che in tutto questo ci sia un qualche piano divino, e che in realtà le due città siano l'espressione terrena del bene e del male, quel
che è certo è che le tensioni tra le due città si sono fatte molto forti e solo il
prodigarsi dei Cavalieri Mistici e dei Saggi ha permesso il mantenimento dell'equilibrio.
La mia impressione è che se queste tensioni andassero oltre le normali scaramuccie il
risultato potrebbe essere tanto devastante da distruggere l'intera civiltà ora conosciuta.
el 26 Gennaio dell’’anno 702 Dopo lo Sbarco, in Fede mi firmo,
Valerio De La Serna y Da Thai Pei y Da Silva, Lord Wu della Scuola di Kardash, detto Val.
Ringrazio i Saggi e Galadin in particolare per avermi affidato un lavoro di simile
responsabilità: la Storia è scritta nel passato, a chi raccoglie i dati spetta solo
il compito di mettere ordine, per cui miei rimarranno solo gli errori di tale lavoro.
Ringrazio infine il bardo Cagliostro che ha ricordato alcuni versi importanti dei Poemi
a cui ho fatto riferimento e che la mia memoria aveva lentamente cancellato.
|
|