Divinità

GAIA
È la divinità elementale più antica tuttora adorata dai senzienti del Primo Piano Materiale insieme a Liliolth, Rigel e Flean. Ella è la Terra. La guerra scatenata da Locost l’ha segnata a tal punto che, in qualche modo, ha trasmesso la propria avversione ad essa ai suoi fedeli, in particolare ai suoi chierici, che professano la pace e la comunione fra le genti, senza però influenzare direttamente le loro decisioni, così come le antiche leggi divine comandano e ella, rispettosa, vi si attiene.

Aspetto: Il suo aspetto femminile muta come la Terra stessa: arido come il deserto, fertile come i campi ricchi di messi, duro come le irte montagne, morbido come i lidi bagnati dal mare, rigoglioso come le foreste.

Devoti: tutti coloro che alla terra devono la propria sopravvivenza, come, ad esempio, i contadini ed i minatori.

Simbologia: Una spiga di grano, un rametto di pino o una mela sono i simboli più usati, ma tutto ciò che è frutto della terra può essere il suo volto sulla terra.

FLORANUS
Dio della Natura. È chiamato anche “Signore dei Luoghi Selvaggi”, “Maestro delle Bestie” o “Fiore Eterno”, ma è certo che gli Elfi ne usino molti altri. È l’anima stessa che da vita a flora e fauna e le protegge, è l’energia che permea la Natura.

Aspetto: E’ una figura maschile, che veste dei colori della Natura e talvolta viene rappresentato per metà umanoide e metà animale.

Devoti: I suoi seguaci vivono a stretto contatto con la Natura, quasi in simbiosi, ragion per cui si tratta soprattutto di Elfi e Druidi. In genere preferiscono vivere fuori dalle città, ma spesso li si vede al loro interno frequentare soprattutto i luoghi dove la Natura fa la propria comparsa, come i giardini ed i parchi.

JASPREE
È la fonte del Sapere e della Magia, per questo è anche detta “Fonge di ogni Sapere”, “Arcimaga degli Dei”, “Biblioteca Infinita”, ma soprattutto “Nucleo delle Sfere”. Il Drago Millenario creò un guscio di nome Imago, di cui prese il controllo, con l’aspetto della moglie del dio Telchar. Con lui concepì Jaspree, la quale crebbe nel suo affetto finchè Telchar, scoperto l’inganno, la prese con sé, interrompendo però in tal modo il suo addestramento. Jaspree dovette così continuare gli studi da sola e tale era la sua infinita curiosità, che si impratichì anche in campi poco noti agli dei stessi, usando le sue nuove potenti conoscenze per migliorarsi e mai per ottenere potere o distruggere. Forse fu tale volontà di non distruggere che le fece perdere lo scontro con Locost e la propria sconfitta fece sì che il suo potere si spargesse per tutto l’Universo, concentrato nelle Sfere di Magia in cui è stato diviso il suo corpo. Leggenda narra che, se tali sfere verranno riunite, ogni creatura avrà accesso a tutta la Conoscenza disponibile.

Aspetto: Viene rappresentata, laddove è venerata, da una figura femminile avvolta in una tunica con il volto celato dal cappuccio che ricade ricoprendole il volto a metà, lasciando che solo la bocca, atteggiata ad un misterioso sorriso, sia visibile. Sul palmo delle mani giace un piatto circolare, sulla cui circonferenza si trovano perle equidistanti: le Sfere di Magia; da esse si dipanano a spirale delle linee che si uniscono al centro del disco.

Devoti: Eruditi e Maghi sono coloro che principalmente venerano la dea. Ad essa dedicano la propria vita attraverso lo studio della materia da loro scelta. Le conoscenze acquisite servono per migliorare la propria e la vita altrui. Così come è desiderio di Jaspree che nulla vada distrutto per il mero piacere di distruzione e di morte, così queste saranno l’ultimo fine dei suoi devoti.

Simbologia: Il disco con le sfere e le spirali è il simbolo che la rappresenta.

MYNBRUJE
Dea della Giustizia, della Verità e della Giusta Vendetta, detta anche la “Veritiera”, “Bilancia Celeste” e la “Vendicatrice”. Si oppone sempre a Vestral. È il Bianco laddove lui è il Nero.

Aspetto: Uomo o donna di varie età, i cui occhi ardono di sete di Giustizia se giovani, ma di placida saggezza se maturi.

Devoti: Non amano sfarzi né il potere che ottengono in genere ricoprendo i ruoli che naturalmente tendono a ricoprire, cioè come giudici o consiglieri, grazie alla loro imparzialità e saggezza. Dedicano la propria vita a riportare la gente sulla retta via, soprattutto i criminali.

Simbologia: La Bilancia. A volte i piatti della bilancia sono sostituiti da spade con la punta verso il basso, laddove alla Giustizia si sostituisca o affianchi la Vendetta.

GARLEN
È la dea della Guarigione e della Medicina. Viene invocata anche come “La Levatrice”, “La Signora della Salute” ed anche come “Colei che piange per i mali del mondo”. Poiché ella si preoccupa della salute delle genti, che considera come suoi figli, viene considerata anche la dea protettrice della Casa e della Famiglia.

Aspetto: Viene rappresentata come una donna attraente, abbigliata in modo semplice e dal fare gentile, oppure come un uomo minuto di aspetto mite.

Devoti: I suoi seguaci dedicano la propria esistenza alla cura ed al conforto dei bisognosi. I suoi chierici sono maestri della guarigione fisica, mentale e spirituale, sia attraverso l’esecuzione della volontà della dea, che attraverso la realizzazione di pozioni. Aiutano chiunque glielo chieda in modo imparziale e con la stessa dedizione, re o contadino, devoto o miscredente.

Simbologia: Un’ampolla che contiene una scintilla (di vita) (Panacea) e che indica i luoghi dove vengono apprestate le cure, ma anche due mani protese, l’una che tiene un pane, l’altra una chiave, per indicare l’accoglienza e l’ospitalità nella propria casa.

THYSTONIUS
Divinità del Conflitto Fisico e del Valore. Viene anche chiamato “l’Eterno Lottatore” o “Il Valoroso”. Ama le dimostrazioni di forza e agilità, sia nei combattimenti che nelle giostre e nelle gare sportive. Il primo nelle battaglie ad essere richiamato dai suoi seguaci che però in suo nome non compiono quasi mai carneficine. Non esiste viltà ma solo gloria per coloro che affidano le proprie preghiere a questa divinità che solitamente li fa primeggiare nell’uso delle armi e nelle più alte forme di valore. Divinità equilibrata durante i conflitti si narra che spesso abbia, parteggiato per i valorosi di ambo i fronti ed aiutando quelli che versavano in maggior difficoltà se questi mostra un cuore puro e un genuino e fervente coraggio.

Aspetto: Divinità maschile, di qualsiasi razza lo si voglia immaginare, dall’aspetto virile e dal fisico possente. Nei templi dove viene venerato, la sua statua viene raffigurata come un guerriero a torso nudo, dallo sguardo fiero, cinto di alloro e con in mano una spada. Si dice che a lui siano devote soprattutto le popolazioni del Nord.

Devoti: Chi dedica la vita a questa divinità fa del culto della forza fisica il fulcro della sua esistenza. Studia le armi, in particolare la spada, è coraggioso, indomito, valoroso condottiero, spesso il primo a caricare in battaglia in nome dell’onore e non della mera violenza. fisica di una persona, di diminuire i danni che essa riceve o di incrementare quelli che può infliggere. Sono clementi e se possono, preferiscono sconfiggere l’avversario ma se non è necessario, non lo uccidono.

Simbologia: I simboli di culto più famosi legati e graditi a Thystonius sono: piccole armi stilizzate oppure un pugno che infrange la nuda pieta o due spade che incrociate. Solitamente vengono associati a piccole spille o ad anelli ma anche a dipinti ornamentali su mantelli e scudi.

ASTENDAR

Astendar rimane probabilmente, nonostante la sua tragica storia, la divinità più amata dell’intera cosmogonia di tutti i regni. Viene tramandato che a lui si deve il dono della scrittura (cit: “perché la memoria degli esseri viventi resista alla stessa vita”), alcune fondamentali innovazioni nella lavorazione dei metalli, nella coltivazione e nella creazione di nuovi strumenti musicali. Il suo infinito scibile venne messo a disposizione di chiunque volesse apprenderlo e questo lo fece considerare dai primi popoli delle terre libere e dai primi devoti come il Dio dell’amore puro, della pace, delle arti. Fu definito il saggio fra i saggi e il primo fra gli immortali. Amò una donna umana, l’unica divinità a mescolarsi all’alba dei tempi con i mortali e generò con ella un unico figlio, Locost colui che diventò poi per sua stessa mano la personificazione del male più assoluto.

Aspetto: Viene rappresentato come un uomo anziano, dalla folta chioma e dalla barba lunga e canuta; il volto serafico ed amorevole. La sua bocca sorride, le braccia sono aperte nell’atto di donare, poiché Astendar è riconosciuto come la divinità più generosa ed altruista. In altre occasioni viene raffigurato con in mano uno scettro raffigurante il disco del sole, simbolo della famiglia e degli affetti familiari. Altre volte egli reca in mano un rotolo di pergamena, in ricordo della scrittura da egli donata agli uomini per tramandare la loro storia.

Devoti: I devoti ad Astendar si prodigano in opere di bene, promuovono le unioni e aiutano a mantenere la pace. Sono generosi nel donare sia il loro tempo che il loro denaro, spendendolo totalmente in nome della divinità. Allo stesso tempo si prodigano per combattere il male in ogni sua forma, in particolar modo le aberrazioni della natura come (vampiri e non morti, che vanno ricordando la battaglia fra Astendar stesso e suo figlio Locost, demoni e mezzi demoni).

Simbologia: Un sole radioso e una pergamena. Incisi spesso su gioielli o anche semplicemente ricamati sulle vesti. In battaglia, il sole viene spesso rappresentato all’interno degli stendardi che rappresentano i guerrieri in nome di Astendar.

LOCOST

Viene anche detto “Il Bevitore di Anime” o “la Serpe in Seno”.

Figlio di Astendar e di una comune mortale, nacque privo di immortalità ma dotato di poteri eccezionali. Per mano del padre, divenne il Primo Vampiro, dopo essere sottoposto ad una ritualistica sconosciuta ai mortali che si dice sia contenuta nel libro dei morti.
Efferato omicida, portatore di odio e di rancore, vendicativo, signore della distruzione e della dannazione eterna. In lotta con tutte le altre divinità, tranne con Raggok e Vestral. Predilige chi lo venera attraverso il culto delle armi, offrendo costantemente vittime al suo banchetto e coloro che dedicano ogni efferata azione al di lui diletto.

Aspetto: Viene dipinto e descritto come una nera figura umanoide ricoperta di sangue, occhi infuocati e denti taglienti, sempre armato con almeno due armi, seppur in rari casi gli vengano attribuite più braccia, ognuna armata. Altre volte è raffigurato come un essere dal busto umano avvolto in un turbine e legato da catene, pronte per essere spezzate. Nelle statue viene raffigurato incatenato, in trazione per rompere gli anelli. Sue armi tipiche sono le armi da taglio e le mazze.

Devoti: I devoti a Locost sono dediti al culto della morte in ogni sua forma. Sono portatori di morte, latori della stessa e spesso arrivano a sacrificarsi in nome della divinità per assurgere fra le sue schiere immortali. Spesso si nutrono del sangue delle loro vittime o ne saggiano lo stesso per conoscerne l’anima. Compiono costanti sacrifici di sangue e sono dediti alle alchimie e alle pratiche negromantiche. Si dice che possano comandare pipistrelli e ratti ed utilizzarli come spie al loro servizio. Spesso sono pronti a sacrificare anche i propri affetti o le cose a loro più care per compiacere il volere del loro sanguinario signore.

Simbologia: Un pipistrello con le ali insanguinate, un turbine nero trattenuto da pesanti catene, con uno degli anelli della catena ormai quasi del tutto forzato. Un pugnale conficcato in un cuore. Una coppa intagliata in ossa umane, ricolma di sangue.

VESTRAL

Aspetto: Divinità ambigua, c’è chi la venera come Dea e chi come Dio, meglio conosciuta come: “Maestra degli Inganni” o “Il Senza Volto”. Spesso raffigurata come divinità con fattezze femminili o androgine, per alcune razze, ella assume la forma di una dea ragno, tessitrice di mortali tele.
Signore del Sogno e dell'Incubo, Regina della Retorica e dell'Astuzia. Esercita la propria influenza sul Sedens Ego, il suo piano perfettamente speculare al mondo reale ma oscuro, composto di ombre solide. Trattiene le proprie vittime nella ragnatela dei suoi intrighi immortali. I suoi fini spesso sono talmente contorti da lasciar supporre che non esistano, e che il dolore o favore generato sia puramente fine a sé stesso. Mostra solitamente i suoi favori a coloro che tramano o cospirano. Le sue statue stillano un liquido velenoso, dal colore verdastro, capace di corrompere ed avvelenare le carni.

Devoti: I cultori di questa divinità sono spesso pratici di stregoneria e alchimia, conducono esperimenti psichici e fisici su creature viventi, sono diabolicamente astuti, insidiosi, malvagi, molto molto difficili da scoprire. Amano provocare volutamente dolore fisico e mentale sulle vittime che immolano in nome di Vestral.
La divinità preferisce di gran lunga l’astuzia alla forza, la manipolazione all’azione diretta, il bugiardo al sincero. Ai devoti Vestral spesso si associano improvvisi tracolli finanziari e culturali di una città, carestie e disgrazie.
È inoltre la divinità addetta al sogno e al piano immateriale, nel quale riesce a lambire dal suo piano i mortali nutrendosi della loro mente, dei loro sogni, incubi e fantasie. Viene adorata in particolar modo dai chierici oscuri, dai ladri più efferati e da coloro che perseguono la via oscura dell’inquisizione e della manipolazione mentale.

Simbologia: Una moneta con un volto privo di lineamenti, una mezzaluna rovesciata, una tela di ragno. Difficilmente vengono comunque rappresentati i simboli di Vestral; i cultori tendono a tenerli nascosti. Solo i sacerdoti e le sacerdotesse nei templi, ostentano senza pudori.

RAGGOK

Dio della Gelosia e del Tradimento. Viene anche chiamato “Il Corruttore dei Legami Familiari” e “Signore delle Terre fra la Vita e la Morte”. È noto per essere Dio della Distruzione, della Pestilenza, delle Scienze e della Corruzione del corpo. Creatore di non-morti, accerchiato da schiere di quest’ultimi spesso suoi fedelissimi discepoli. Egli racchiudendo nella sua figura e nella sua essenza, tutto ciò che di corrotto e di corruttibile esista sul piano materiale. Egli ama infliggere sofferenze, in particolar modo attraverso cataclismi o eventi naturali. Essendo una divinità caotica e disgregante, si dice sia la nemesi del Dio costruttore Upandal.

Aspetto: quello di un uomo alto con la testa di sciacallo o di serpente; sul suo corpo si aprono continuamente profonde ferite che subito guariscono e marciscono l'attimo dopo perpetuamente. In diversi luoghi è inoltre descritto come una figura chimerica, che muta le proprie parti a seconda delle circostanze con arti animali o di altre razze senzienti. Le statue che lo rappresentano vestono sempre abiti e gioielli preziosi, copricapi ed emblemi mistici e arcani.

Devoti: I suoi seguaci studiano spesso ogni razza vivente e non, cercando spesso come guarirla per poi alterarla. Sono comunemente portati per la magia, per la negromanzia, per la progettazione e risoluzione di problemi e a volte per crearne di nuovi a seconda dell'utilità. Abilissimi alchimisti, creatori di veleni e guaritori, seppur con una costante predisposizione alla sperimentazione diretta su cavie meglio se non consenzienti.
Tendono a creare un clima di inquietudine ovunque si trovino e a ferire con un macabro senso dell´umorismo tutti coloro che gli sono vicini. I suoi fedeli sono anche grandi adoperatori dello spirito e di come plasmarlo, maledirlo e mutarlo insieme al corpo, anche questa una affezione derivante dall'interesse ossessivo verso il mutamento della vita. Spesso inoltre, cercano di arricchirsi il più possibile, vivendo in maestose ville e adoperando il denaro per pagare mercenari spietati e comprare i veleni più rari.

Simbologia: Testa di sciacallo in oro puro spesso utilizzata per i gioielli. Una mano protesa nel dare che nasconde un coltello, un libro di pozioni incrociato con una provetta. Gli stendardi a lui dedicati, spesso rappresentano un uomo dal portamento fiero, con in una mano un libro e nell'altra un bacchetta.

CHOROLLIS



Chorrolis Dio del Commercio e dei Desideri. Viene anche detto “Il Mercante”, “Il Dorato”, “Il Mai-sazio”, “L’Usuraio degli Dei” (solo come dispregiativo), o “Il Dio del Desiderio”.
Divinità legata al denaro, allo stato nomade del corpo e dell’anima, al commercio, agli scambi fra i popoli, allo studio delle lingue straniere. Sebbene non sia considerata una divinità malvagia, spesso è causa dell’avarizia delle persone, e della loro voglia di accumulare sempre più cose preziose e rare. I suoi seguaci sono mercanti, ladri, artisti e girovaghi che spesso partono per lunghi viaggi, pur di acquistare o rubare oggetti ritenuti unici o meglio ancora leggendari.

Aspetto: Un uomo riccamente vestito, dall’aspetto florido e dagli occhi pieni di malizia. E’ sempre vestito con abiti raffinati e costosi e porta su di sé numerosi monili e oggetti preziosi, come ad esempio anelli in ogni dita della mano, di diverse pietre preziose, l’una più rara dell’altra. Spesso nelle statue viene rappresentato con una cornucopia piena di monete e di gioielli.

Devoti: Abilissimi mercanti, raffinati ricercatori di oggetti rari, accumulatori di ricchezze, ladri senza scrupoli in nome della ricchezza e della sregolatezza che perseguono come unico fine. Grandi affabulatori, capaci di vendere un sasso come se fosse il diamante più prezioso, sono opportunisti, senza scrupoli e con un loro personale codice morale, spesso settario e dalle regole inderogabili. Chi firma un contratto a vita, votandosi a questa divinità, non può rescindere lo stesso senza pagarne pesantemente le conseguenze. Pare che una delle regole che li vincola maggiormente alla divinità sia la fedeltà in amore. Solitamente i devoti di Chorollis vengono toccati dalla lussuria della carne ma quando s’innamorano, si legano all’amato/a per la vita, sia che siano corrisposti o meno.

Simbologia: I simboli più famosi legati a questa divinità sono una cornucopia ricolma d’oro e gemme, un sacchetto pieno di monete d’oro che sembra non conoscere fondo e una montagna dorata, dalla quale scende un torrente d’oro puro.

UPANDAL


Dio della Costruzione e dei Progetti. Viene anche detto “Il Grande Costruttore”, “Il Pianificatore”, “L’Incudine e il Martello”. I suoi seguaci sono spesso noti come i migliori lavoratori nelle varie arti, architetti, fabbri, falegnami etc. La loro voglia di costruire è instancabile poiché credono che tutto ciò che viene creato rafforza lo splendore del mondo. Sono spesso distratti dagli oggetti meccanici, tanto che a volte se non portati via di forza rimarrebbero ore a guardarne il funzionamento. In guerra le loro strategie sono minuziose e studiate sempre a lungo con carte per disegnare i piani di battaglia. Sfortunatamente il loro amore per la complessità e l’estetico anche in questi casi, produce strategie splendide sui fogli di carta ma spesso impraticabili in battaglia.. E’ il dio più amato dai nani ed i suoi devoti vengono tenuti in grande stima da questa razza. I suoi templi, detti Sacre Forge, sono sempre risuonanti del clangore del metallo sul metallo anche se chiaramente una Forgia nanica sarà ben diversa da una elfica ecc. Suo nemico giurato è Raggok, data la natura violenta e distruttiva.

Aspetto: appare come un artigiano di una qualunque razza che indossa vesti sporche a causa del lavoro. Spesso ha con sé gli attrezzi relativi a un artigianato.

Devoti: dediti alla creazione di oggetti di valore artigianale e donarlo al tesoro della Forgia, dedicare un palazzo o un altro progetto al dio. I seguaci sono tenuti a donare alla loro Forgia almeno il 10% dei loro utili, per sostenerne le spese e per fornire i mezzi a giovani dotati di talento ma di poco denaro. Donare più del 10% è un atto meritorio. Inoltre i discepoli devono spendere circa un altro 10% per la creazione di oggetti d’arte o progetti, sia in prima persona che sponsorizzando qualcuno. Ciononostante i seguaci di Upandal sono spesso ricchi dato l’alto prezzo a cui vengono vendute le loro opere. Le loro case sono spesso ben difese dato il valore pecuniario delle opere d’arte contenute.

Simbologia: dediti alla creazione di oggetti di valore artigianale e donarlo al tesoro della Forgia, dedicare un palazzo o un altro progetto al dio. I seguaci sono tenuti a donare alla loro Forgia almeno il 10% dei loro utili, per sostenerne le spese e per fornire i mezzi a giovani dotati di talento ma di poco denaro. Donare più del 10% è un atto meritorio. Inoltre i discepoli devono spendere circa un altro 10% per la creazione di oggetti d’arte o progetti, sia in prima persona che sponsorizzando qualcuno. Ciononostante i seguaci di Upandal sono spesso ricchi dato l’alto prezzo a cui vengono vendute le loro opere. Le loro case sono spesso ben difese dato il valore pecuniario delle opere d’arte contenute.
Allineamenti rispetto alle divinità

Gli allineamenti, abbinati ad ogni tipologia di divinità, in gioco sono divisi secondo due specifiche: CRITERIO e CONDOTTA. Il criterio prevede che ogni pg strutturi il pensiero circa i propri comportamenti, l'altro come li manifesta a seconda appunto della divinità al quale il pg stesso fa riferimento o atto di devozione.

C'è però un unico atteggiamento atipico, che è quello Neutrale, che può essere considerato sia con una condotta che un criterio. E' una caratteristica particolare comune a tutt'e due le categorie.

 

Allineamenti di Condotta: Malvagio, Buono.

Allineamenti di Criterio: Legale, Caotico.

 

- Condotta (manifestazione dei propri comportamenti su scala positivo - negativo):

 

- Buono: fa le cose a fin di bene, identificando nell'aiuto del prossimo ciò che fa sentire bene sé stesso. Spesso rischia la propria vita, per eccesso di bontà e asservimento alle proprie divinità.

 

- Malvagio: Persegue il male come fine ultimo, identificando nel far soffrire gli altri il proprio benessere. Sangue, disperazione, morte sono l’essenza primaria che muove la mente di questi pg.

 

- Criterio (struttura organizzativa del pensiero su scala Ordine - Caos):

 

- Legale: nel fare le cose che fa, il pg segue determinate regole, che sono riconosciute e condivise dalla comunità. Difficilmente fuoriesce dagli schemi imposti, riconosce nel rigore la via unica da perseguire.

 

- Caotico: Il pg segue delle proprie regole, che spesso non sono capite o condivise. Se può crea scompiglio all’unico fine del proprio tornaconto.

ATTENZIONE: Un pg caotico NON GIOCA A CASO, ma ha degli atteggiamenti specifici, solamente non chiari a terzi e strettamente personali.

 

-) Criterio/Condotta:

 

- Neutrale: un pg neutrale dovrà seguire una condotta sempre intermedia, senza sbilanciarsi, facendo sia il legale ma apparendo come caotico, così come mostra il bene ed allo stesso modo il male, per il semplice fatto che crede nell'equilibrio. Egli rappresenta la bilancia delle proprie emozioni ed azioni e si autodetermina in tal senso.

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-) Allineamenti Positivi Criterio x Condotta:

 

- Legale Buono: fa del bene secondo regole e dettami comunemente condivisi. Lo si può identificare nel tipico cavaliere mistico o crociato, il devoto in tutto e per tutto alla sua chiesa. Salva i buoni e condanna i malvagi, senza mezze misure. Si lascia completamente immergere dalla natura divina e la persegue con devozione.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: ASTENDAR, CHOROLLIS, JASPREE, MYNBRUJE

 

- Caotico Buono: fa del bene a modo suo, che non è proprio ortodosso o comune alla massa. Costui vive il rapporto con la propria divinità referente in maniera più personale. Salva i buoni, non discrimina i malvagi perché si può servire dei loro sistemi, ma tenderà ad andargli contro e possibilmente a creare loro degli impedimenti o dei danni in caso di conflitto.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: ASTENDAR, CHOROLLIS, FLEAN, FLORANUS, GAIA, GARLEN, JASPREE, LILIOLTH, RIGEL

 

 

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-) Allineamenti Negativi Criterio x Condotta:

 

- Legale Malvagio: fa il proprio bene facendo diventare i suoi dettami comunemente condivisi. è il paladino oscuro o il negromante tipico. Devoto ad ogni divinità di ordinamento oscuro e malvagio. Spesso sono così devoti da diventare fanatici ed arrivano a condanna tutti coloro che non vogliono sottostare agli dei del culto e ai loro precetti, che sono per lui il volto universale della verità.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, JASPREE, VESTRAL, LOCOST, RAGGOK

 

- Caotico Malvagio: il proprio benessere è nel portare il caos, unica regola in un mondo dove non ci sono regole; è un distruttore che semina in giro anarchia e devastazione. è il male allo stato brado, psicopatico ma non disorganizzato. Sono imprevedibili ingordi nel loro essere stremi; ira e immoralità spesso sono atti devozionali.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, FLEAN, JASPREE, LILIOLTH, VESTRAL, RAGGOK

 

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-) Allineamenti del neutrale preso come Criterio:

 

- Positivo:

 

- NEUTRALE Buono: fa del bene indiscriminatamente. è il buono puro, al di là delle regole limitanti, e non è disordinato nei suoi pensieri come un caotico, ne ricorre a metodi malvagi per servire la propria divinità . Salva i buoni, non discrimina i malvagi perché crede nella forza del perdono e della redenzione, specie attraverso un percorso di conversione divina.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: ASTENDAR, CHOROLLIS, FLEAN, FLORANUS, GAIA, GARLEN, JASPREE, LILIOLTH, RIGEL

 

- Negativo:

 

- NEUTRALE Malvagio: il cattivo puro, o anche il criminale. il proprio benessere sta nel male in sé, le cui regole non sono anarchiche come per il distruttore, ma nemmeno rigide come nel caso dei fanatici; non ha onore ma volubilità, si serve degli altri per i propri scopi, infischiandosene di tutto se non di sé stesso e dei dettami della propria divinità che spesso serve attraverso la propria efferatezza e crudeltà.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, GAIA, FLEAN, LILIOLTH, LOCOST, RAGGOK, RIGEL, VESTRAL

 

- Neutrale:

 

- NEUTRALE PURO: Imprevedibile, schivo, è incomprensibile a tutti meno che a sé stesso. Difficile incasellarlo come buono o cattivo. Egli può essere tutt'e due allo stesso tempo, mai pago della sua dualità che lo completa. Crede nell'equilibrio e farà sempre di tutto per tenere l'ago della bilancia al centro, senza però porsi il problema di come mantenere questo equilibrio. “il fine per lui giustificherà sempre i mezzi”.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, FLEAN, FLORANUS, GAIA, GARLEN, JASPREE, LILIOLTH, MYNBRUJE, RIGEL

 

 

-) Allineamenti del neutrale inteso come Condotta:

 

- Legale NEUTRALE: il legale neutrale è identificato nella figura del giudice, sicuramente votato all’ordine ma pronto a perseguirlo secondo ogni mezzo lecito od illecito esso sia. Questo tipologia di pg vive secondo regole ferree prestabilite, che sono comunemente riconosciute. Lo scopo del legale neutrale è seguire le regole, non arrivare ad un fine vero e proprio.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, GAIA, JASPREE, MYNBRUJE, RIGEL

 

- Caotico NEUTRALE: il caotico neutrale è immaginato come il solitario. infatti, la sua indole caotica lo porta a non seguire le regole e per cui a non lavorare in gruppo. la sua condotta neutrale lo farà fare sia del bene che del male, a seconda di cosa lo motivi ad agire. Schivo e guardingo, votato spesso al muoversi nell’ombra e nel silenzio.

 

DIVINITA’ ASSOCIATE: CHOROLLIS, FLEAN, FLORANUS, GAIA, GARLEN, JASPREE, LILIOLTH, RIGEL, RAGGOK

 

 

 

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-) ASTENDAR: Legale buono, caotico buono, neutrale buono.

 

-) VESTRAL: Legale Malvagio, caotico malvagio, neutrale malvagio.

 

-) FLORANUS: Neutrale Buono, Caotico Buono, Caotico Neutrale, Neutrale Puro.

 

-) JASPREE: tutti gli allineamenti, poiché dipende da uno cosa fa della sua conoscenza.

 

-) LOCOST: Legale Malvagio, Neutrale Malvagio.

 

-) MYNBRUJE: Legale Neutrale, Legale Buono, Neutrale Puro.

 

-) RAGGOK: Caotico Neutrale, Neutrale Malvagio, Caotico Malvagio

 

-) GAIA: Caotico Neutrale, Neutrale Puro, Legale Neutrale, Neutrale Buono, Caotico Buono, Neutrale Malvagio

-) GARLEN: Neutrale Buono, Neutrale Puro, Caotico Buono, Caotico Neutrale

-) CHOROLLIS:  Tutti gli allineamenti,  poiché dipende dal guadagnare oro, non dal come viene guadagnato.

-) RIGEL: Caotico Neutrale, Neutrale Puro, Legale Neutrale, Neutrale Buono, Caotico Buono, Neutrale Malvagio

-) FLEAN: Caotico Neutrale, Neutrale Puro, Neutrale Buono, Caotico Buono, Neutrale Malvagio, Caotico Malvagio

-) LILIOLTH: Caotico Neutrale, Neutrale Puro, Neutrale Buono, Caotico Buono, Neutrale Malvagio, Caotico Malvagio